Nessuno
può capire fino in fondo la sensibilità e la capacità di aiuto di
un animale nei confronti di un malato o un disabile se non lo ha
vissuto in prima persona e questo non riguarda solo i comuni animali
domestici, cani e gatti.
E
lo scambio vicendevole e continuo di affetto ed attenzioni può
davvero aiutare un malato od un disabile a soffrire in maniera meno
lacerante la propria condizione , anche se disperata.
Iniziando
dal valido aiuto prestato dai cani ai non vedenti, ben presto
psicologi e medici hanno potuto verificare l'incredibile effetto
terapeutico della compagnia di animali su vari tipi di patologie sia
infantili che dell'età adulta.
I
social network arricchiscono la letteratura esistente di esperienze
condotte da persone in difficoltà aiutate in qualsiasi modo da
animali diversi: cani, gatti, cavalli, uccelli, balene, delfini ed
altri.
Tra
l'animale ed il malato si instaura un vero e proprio rapporto
simbiontico: ognuno si prende cura dell'altro e si preoccupa per
l'altro, condividendo finanche il reciproco stato d'animo nelle
situazioni più difficili.
Per
chi ha dimestichezza con gli animali ciò non dovrebbe assolutamente
sorprendere, conoscendo già in condizioni normali la capacità di
sentimenti (oggi confermata anche scientificamente) di questi nostri
amici che non aprrezziamo mai abbastanza.
Attualmente
oltre all'annullamento della restrizione che impediva agli animali
domestici l'ingresso nei locali pubblici, molti alberghi e spiagge
sono state attrezzate per ospitare animali domestici . Inoltre in
alcuni paesi del mondo è permesso l'ingresso dei cani anche negli
ospedali e non solo quelli che accompagnano i non vedenti, sebbene
questi abbiano avuto da sempre l'autorizzazione ( quasi mai
rispettata) di entrare ovunque.
I
benefici della PET-therapy sono stati studiati e confermati:
miglioramento del tono dell'umore e dell'attenzione, stimolo al
movimento ed alla parola, miglioramento della coordinazione motoria e
dell'equilibrio , socializzazione. Ma purtroppo i costi da sostenere
per addestrare un animale a saper interagire in maniera positiva con
un malato o disabile sono ancora eccessivamente elevati, tenendo
conto che le persone da aiutare non sono per la maggior parte dei
casi in grado di lavorare e le pensioni di invalidità, di recente
ulteriormente ridotte, non permettono neanche di provvedere al
sostentamento del solo malato, men che meno dell'amico animale.
Molti
animali vengono maltrattati ed abbandonati al loro tragico destino,
alcuni di questi finiscono reclusi in canili, gattili o soppressi o
mandati al macello come accade ai cavalli. Parecchi sono docili ed
affettuosi, nonostante il trattamento ingiusto subìto proprio
dall'uomo. E non sono poche le esperienze incredibili e commoventi
narrate da chi , in difficoltà, viene aiutato e ripagato
continuamente con immenso amore e dedizione da animali salvati da una
fine atroce, dimostrando in tal senso una capacità di altruismo e
gratitudine spesso superiore, senza retorica, a quella degli esseri
umani. Anzichè condannarli a morte o tenerli reclusi a vita
potrebbero essere dati in affido a malati o disabili con una
riduzione sensibile dei costi per il loro mantenimento ( o
soppressione) e dell'addestramento.
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