Riposa in pace amore mio

giovedì 26 marzo 2015

Animali; malattia e disabilità

Nessuno può capire fino in fondo la sensibilità e la capacità di aiuto di un animale nei confronti di un malato o un disabile se non lo ha vissuto in prima persona e questo non riguarda solo i comuni animali domestici, cani e gatti.
E lo scambio vicendevole e continuo di affetto ed attenzioni può davvero aiutare un malato od un disabile a soffrire in maniera meno lacerante la propria condizione , anche se disperata.
Iniziando dal valido aiuto prestato dai cani ai non vedenti, ben presto psicologi e medici hanno potuto verificare l'incredibile effetto terapeutico della compagnia di animali su vari tipi di patologie sia infantili che dell'età adulta.
I social network arricchiscono la letteratura esistente di esperienze condotte da persone in difficoltà aiutate in qualsiasi modo da animali diversi: cani, gatti, cavalli, uccelli, balene, delfini ed altri.
Tra l'animale ed il malato si instaura un vero e proprio rapporto simbiontico: ognuno si prende cura dell'altro e si preoccupa per l'altro, condividendo finanche il reciproco stato d'animo nelle situazioni più difficili.
Per chi ha dimestichezza con gli animali ciò non dovrebbe assolutamente sorprendere, conoscendo già in condizioni normali la capacità di sentimenti (oggi confermata anche scientificamente) di questi nostri amici che non aprrezziamo mai abbastanza.
Attualmente oltre all'annullamento della restrizione che impediva agli animali domestici l'ingresso nei locali pubblici, molti alberghi e spiagge sono state attrezzate per ospitare animali domestici . Inoltre in alcuni paesi del mondo è permesso l'ingresso dei cani anche negli ospedali e non solo quelli che accompagnano i non vedenti, sebbene questi abbiano avuto da sempre l'autorizzazione ( quasi mai rispettata) di entrare ovunque.
I benefici della PET-therapy sono stati studiati e confermati: miglioramento del tono dell'umore e dell'attenzione, stimolo al movimento ed alla parola, miglioramento della coordinazione motoria e dell'equilibrio , socializzazione. Ma purtroppo i costi da sostenere per addestrare un animale a saper interagire in maniera positiva con un malato o disabile sono ancora eccessivamente elevati, tenendo conto che le persone da aiutare non sono per la maggior parte dei casi in grado di lavorare e le pensioni di invalidità, di recente ulteriormente ridotte, non permettono neanche di provvedere al sostentamento del solo malato, men che meno dell'amico animale.

Molti animali vengono maltrattati ed abbandonati al loro tragico destino, alcuni di questi finiscono reclusi in canili, gattili o soppressi o mandati al macello come accade ai cavalli. Parecchi sono docili ed affettuosi, nonostante il trattamento ingiusto subìto proprio dall'uomo. E non sono poche le esperienze incredibili e commoventi narrate da chi , in difficoltà, viene aiutato e ripagato continuamente con immenso amore e dedizione da animali salvati da una fine atroce, dimostrando in tal senso una capacità di altruismo e gratitudine spesso superiore, senza retorica, a quella degli esseri umani. Anzichè condannarli a morte o tenerli reclusi a vita potrebbero essere dati in affido a malati o disabili con una riduzione sensibile dei costi per il loro mantenimento ( o soppressione) e dell'addestramento. 

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