Riposa in pace amore mio

sabato 28 marzo 2015

Una vita senza suoni, senza voci

Esce tutte le mattine dalla casa che lo ospita insieme ad altri sfortunati come lui.
Inconfondibile il suo abbigliamento stravagante: un enorme berretto con la visiera calata fin quasi sopra il naso, camicia di pizzo bianca, pantaloni rossi attillati e scarpe nere con il tacco alto . Lineamenti grotteschi, sembra uscito da un libro di favole. Di lui si dicono cose tremende, che sia stato un violento, forse finanche un assassino. La gente del posto non tollera la sua omosessualità e lui non può raccontare nulla di sé, né difendersi in alcun modo,essendo sordomuto fin dalla nascita.
A peggiorar le cose un orribile scherzo della natura, un meningoencefalocele enorme sulla fronte grande quanto un'arancia che lui tiene gelosamente nascosto con quell'enorme cappello sempre calato sul naso.
Ferma i passanti per strada chiedendo qualche moneta per un caffè o le sigarette
emettendo suoni gutturali di varia tonalità. E quando riceve l'agognata moneta, la sua grottesca faccia si allarga in un enorme sorriso in cui compare un dente solo nell'arcata inferiore, accompagnato da un urlo di soddisfazione.
Ma sono pochissime le persone che non lo evitano, la sua bruttezza, la sua omosessualità, il suo sordomutismo danno fastidio, sono quasi un insulto per la piccola società che lo circonda.
E quando la mattina presto si sveglia e si affaccia dal balcone della stanza in cui vive quasi tutta la giornata, se riconosce uno dei suoi rari benefattori per strada, si sbraccia e urla per salutarli con un grande sorriso mettendo bene in mostra il suo unico dente, quasi a voler significare che non li saluta solo quando ha bisogno di soldi per il caffè o le sigarette.
Se inoltre incontra qualcuno in difficoltà si ferma e facendosi capire chiaramente con la sua tragicomica gestualità, cerca di capirne il motivo e offre il suo aiuto o tenta di consolare a modo suo l'interlocutore con delle delicate pacche sulle spalle o prendendogli il viso con le sue mani deformate dall'artrosi.
Ma lui non è stato mai consolato quando si nascondeva per non essere visto con quel bozzo sulla fronte, né è stato mai difeso per il suo sordomutismo e la sua omosessualità. Tutta la sua vita si è dovuto nascondere, vivere chiuso in una stanza per non offendere la sensibilità e lo sguardo dei benpensanti, per i quali le persone come lui non dovrebbero neanche esistere o sarebbe meglio farle sparire.
In una sorta di nazismo moderno, più delicatamente ridefinito darwinismo sociale in cui non si usano più le camere a gas per eliminare chi contamina la purezza della società moderna ma l'indifferenza e l'incuria, i diversi e gli inutili della società , non produttivi,devono assolutamente sparire. Quale sistema migliore per liberarsi di questi soggetti indesiderati, allontanarli, dimenticarli, non prendersene affatto cura in alcun modo al punto di far loro desiderare la morte?
E allora quanto maggior valore acquista nel povero sordomuto dall'unico dente
quella delicata pacca sulla spalla e la grossolana carezza sul viso di chi a suoi occhi sta soffrendo, anche se certamente meno di lui !


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